Il giardino in Champagne

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In questo primo weekend di autunno, sotto un cielo blu cobalto, Hautvillers è in uno stato di grazia. Dal belvedere situato a pochi passi dall’abbazia medievale, i pendii delle colline circostanti sembrano convergere verso l’osservatore, al passo di una danza ritmata dai milioni di filari di vite ordinatamente adagiati in un panorama campestre senza tempo.

Questo minuscolo villaggio nel cuore della Champagne è la culla delle bollicine più amate al mondo.

Proprio ad Hautvillers, nel Seicento, il monaco benedettino Dom Pierre Perignon, vivendo secondo il motto “ora et labora”, inventò il metodo champenois (méthode champenoise) per la produzione di un vino trasparente come la verità, frizzante come la gioia. Nella chiesa abbaziale di Hautvillers riposa da oltre trecento anni questo semplice lavoratore che, senza saperlo, aveva destinato alla gloria planetaria l’economia (ecosostenibile) della sua regione.


Appena sei chilometri più a sud, in pianura, c’è la cittadina di Épernay che, assieme a Reims, è considerata la capitale dello champagne.

Il blog-trotter di Curiosando in giardino ha fatto un giro d’obbligo tra bouteilles, magnum, jéroboam, mathusalem, salmanazar, balthazar e nabuchodonosor (a seconda della capienza della bottiglia di champagne).

Poi, però, in cerca di una meta consona al proprio ruolo, ha visitato il parco dell’hotel de ville di Épernay, che può fregiarsi del titolo di “jardin remarquable”.

In Francia, questo riconoscimento è conferito dal ministero della cultura in base a criteri ben precisi (quali, ad esempio, l’interesse botanico o l’interesse storico).

Oltrepassata l’alta recinzione, si apre una vasta area verde con la struttura tipica del giardino romantico alla francese.

Una fontana costituisce il perno visivo dell’impianto geometrico ad aiuole di fronte alla facciata posteriore del grande edificio ottocentesco, un tempo casa privata della ricca famiglia Auban-Moët.

Ai lati del parco, alberi ad alto fusto sono disposti in modo apparentemente casuale, a formare un boschetto.

Una meravigliosa sofora ha l’aspetto rispettabile di un grande vecchio.

Arredano il parco statue, vasi monumentali, piccoli corsi d’acqua e grotte.

Il tempietto di Amore è prospiciente una delle più conosciute tra le maison dello champagne, la Moët & Chandon, produttrice dell’arcifamoso Dom Perignon.

Quanto lusso, quanto sfarzo! Mi chiedo che cosa ne penserebbe il buon frate di Hautvillers.

 

https://web.archive.org/web/20191102090133/http://www.curiosandoingiardino.it/blog/il-giardino-in-champagne/

Eleonora

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