Il giardino botanico di Anversa e altro

Come blog-trotter di Curiosando in giardino m’incammino verso il giardino botanico di Anversa ma prima m’imbatto nella casa-museo di Nicolaas Rockox, amico personale di Rubens e Van Dyck, che aveva trasformato la sua abitazione in luogo d’incontro dell’intellighenzia dell’epoca. Dopo avere ammirato la strabiliante collezione d’arte custodita all’interno di queste mura domestiche, accedo allo spazio esterno della casa e mi ritrovo in un modello di giardino cittadino dell’inizio del diciassettesimo secolo.

Vi convivono piante ornamentali e piante officinali, molte delle quali riposte in vasi, tutte riparate dall’abbraccio rassicurante dell’edificio in mattoni e del suo arioso porticato.

Continuo la camminata fino a quando il giardino botanico di Anversa mi dà il benvenuto.

Il terreno ove dimora “Den Botaniek” era dedicato, sin dal 1200, alla coltura delle piante medicinali per il vicino ospedale di Sainte-Elisabeth. Nella seconda metà del Sedicesimo secolo, Pieter Coudenbergh, celebre erborista, iniziò a coltivarvi non solo erbe medicinali ma anche piante decorative ed esotiche: il giardino botanico di Anversa nacque proprio allora. Dopo alterne fortune, il giardino botanico di Anversa ha ritrovato il suo antico splendore: sulla sua superficie di circa un ettaro si possono ammirare tremila varietà di piante e fiori, appartenenti a centoventi famiglie. Vi lavorano cinque giardinieri a tempo pieno. Le sementi di questo giardino vengono raccolte e spedite in tutto il mondo.


All’arrivo si trova “la taverne”, antica casa del giardiniere capo, davanti alla quale troneggia, bianchissima, la statua di Coudenbergh.

L’edificio in mattoncini è l’unico, blando segnale del fatto che siamo in una città del nord Europa: le piante tutt’attorno, invece, suggeriscono, incredibilmente, un parallelo ben più meridionale.

Il giardino botanico di Anversa, grazie anche alle sue serre, ospita moltissime piante tropicali e subtropicali.

Vi si può ammirare, inoltre, una notevole collezione di cactus.

Una splendida araucaria sembra quasi indicare l’aiuola delle succulente, posta a pochi metri.

Le piante sono accuratamente etichettate e così la passeggiata al giardino botanico di Anversa si trasforma anche in un’occasione di apprendimento e, quindi, di crescita.


Forse proprio un messaggio di crescita attraverso l’amore per la terra è sotteso al curioso gruppo scultoreo che pare rappresentare l’emersione di un essere umano dal sottosuolo.

https://web.archive.org/web/20191102091532/http://www.curiosandoingiardino.it/blog/il-giardino-botanico-di-anversa-e-altro/

Eleonora

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